Perdita di denti nella mezza età connessa a cardiopatie
La perdita di due o più denti naturali nella mezza età è associata ad un incremento del rischio di coronaropatie, il che si aggiunge alla conclamata associazione fra salute dentale e rischio patologico generico, come affermato da Lu Qi della Tulane University di New Orleans, autore di uno studio su quasi 4.000 pazienti.
Il dato riscontrato prescinde dal numero di denti naturali presenti nel paziente nella mezza età o dalla presenza di ulteriori fattori di rischio di malattie cardiovascolari. L’associazione fra salute dentale e rischio cardiovascolare era rimasta sinora poco chiara.
La maggior parte degli studi precedenti ha investigato soltanto le perdite di denti preesistenti e poco era noto sulla possibilità che la perdita di denti incidente fosse associata a malattie cardiovascolari future.
Parodontiti e gengiviti portano alla perdita di denti, e la perdita di un dente rappresenta di certo la fase terminale della patologia parodontale.
L’associazione fra parodontopatie e cardiopatie è stata ampiamente studiata, ma quella riportata nello studio è soltanto modesta.
E’ comunque importante tenere conto del ruolo dello status socioeconomico del paziente. Tutti prima o poi sviluppano carie, e se si desidera salvare i propri denti è necessario assicurarsi una buona assistenza odontoiatrica, ma molte persone non se la possono permettere.
I ricercatori quindi sottolineano l’importanza di una buona igiene dentale e delle assicurazioni dentali.